L’ultima legge sul condominio, quella, per capirci, del 2013, ha reso più facile la tenuta degli animali in ambito condominiale, questo perché il legislatore ha voluto riconoscere l’importanza, anche terapeutica, che rivestono gli animali da compagnia per moltissime persone, specialmente per i bambini, per le persone anziane o disabili, o per le persone sole.
Il problema degli animali da compagnia però é che spesso costituiscono una fonte di disturbo per gli altri Condòmini, in particolare per l’immissione di rumori molesti e per le loro deiezioni che spesso i proprietari si guardano bene dal rimuovere, come dovrebbero, quando addirittura non usano il giardino condominiale come wc dei propri animali, accampando magari la fantasiosa scusa che le cacche delle loro bestiole, costituiscano un prezioso concime per le aree verdi (sic).
Ora, nessuno ha mai protestato se il vicino di casa tiene un pesce rosso nella sua boccia, anche i criceti, sebbene amino correre sulla loro scricchiolante ruota, di solito non danno fastidio a nessuno; non è però la stessa cosa se allevate un cane “abbaione” o una squadra di gatti “miagoloni”, che al momento opportuno vanno in calore con relativi concerti notturni.
Poi se avete la passione per gli animali esotici, potete capire anche voi che il vostro terrario, dove allevate rare specie di ragni velenosi, può costituire materia di inquietudine per i vostri vicini, in caso di fughe delle vostre amate bestiole.
Normalmente le pur giuste lamentele dei vicini vengono prese dai possessori di tali adorabili animali, anzi meglio, dai loro premurosissimi custodi e più fedeli amici, come la più eclatante manifestazione di insensibilità e crudeltà mentale: come si può protestare, solo perché il nostro cagnolino (un dobermann da sei quintali), alle tre di notte, esprime la sua malinconia esistenziale e la sua sofferenza interiore con latrati e guaiti di volume tale da far attivare i sismografi del CNR? come possono essere così insensibili i vicini ai quali abbiamo chiesto accoratamente di partecipare alle ricerche del nostro adorato “boa constrictor” di sei metri, smarritosi in giardino dopo una fuga rocambolesca?
Scherzi a parte, che animali possiamo quindi tenere in condominio, e viceversa cosa possiamo fare se i nostri vicini tengono animali che disturbano o sono addirittura pericolosi?
In linea di massima qualsiasi animale considerato di compagnia, vale a dire cani, gatti, criceti, canarini, conigli, che qui da noi vediamo più come un gustoso apporto di proteine, ma in molti paesi, specialmente quelli anglosassoni, sono considerati animali da compagnia.
Si stanno diffondendo persino animali insoliti come i maialini nani vietnamiti, che vengono portati in giro al guinzaglio come cagnolini, e sono persino più intelligenti e puliti di questi ultimi.
Tutti questi animali possono essere tranquillamente allevati, a patto di restare entro il perimetro del buon senso; lasciare per esempio un cane da solo in casa, porta l’animale ad abbaiare spesso, a volte a lungo, o peggio ancora a guaire per la solitudine, di queste intemperanze canore gli unici a non accorgersene sono proprio i padroni, dato che quando sono in casa gli animali si comportano in maniera diversa.
Inoltre una cosa sono i latrati di un barboncino, cosa ben diversa sono le serenate notturne di un quadrupede delle dimensioni di un vitello.
Portare il cane a fare i propri bisogni nel cortile condominiale, anche se provvedete a rimuovere gli escrementi, e comunque una cosa che darà fastidio ai vostri vicini, se sì vuole allevare un animale in casa, bisogna comprendere che non stiamo parlando di un oggetto che “dove lo metti sta”, ma di un essere vivente che ha delle necessità ben precise, bisogna quindi assumersi l’onere di tenerlo in modo idoneo, ed avere il buon senso di scegliere un animale appropriato, altrimenti non ci possiamo proprio definire amici degli animali e soprattutto amici dei nostri vicini.
Ma consideriamo l’aspetto opposto, che fare viceversa se i nostri vicini ci disturbano con i loro animali? In realtà non è semplice trovare una soluzione; bisogna sapere che gli animali sono tutelati sia dalle leggi nazionali che dai regolamenti comunali, e spesso in modo severo.
Aggiungiamo inoltre che arrivare a privare il nostro vicino della compagnia del suo amato animale, specialmente se è una persona sola o anziana, è una cosa francamente odiosa, per cui dove possibile è cosa buona e giusta armarsi della dovuta pazienza e tollerare il disturbo fino a quando si può, tuttavia e altresì cosa buona e giusta non sfinire la pazienza di chi ci sta intorno, per cui, quando abbiamo a che fare con un maleducato, e magari si tratta di una persona che maltratta addirittura il proprio animale, allora non vi sono più remore ad attivarsi.
Le azioni che si possono intraprendere sono molteplici, anche se la loro efficacia è spesso limitata. Possiamo anzitutto ricorrere alla “protezione animali” quando questi ultimi vengono tenuti in modo inadeguato, si può attivare la ASL, che ha un apposito ufficio veterinario, ed anche la polizia municipale effettua controlli in questo senso, specialmente in quei comuni che hanno una particolare sensibilità per gli animali.
In questo caso per i trasgressori sono previste multe salate e persino l’allontanamento dell’animale, che verrà ricoverato in una idonea struttura. Ben diverso il caso in cui l’animale viene comunque tenuto bene, ma reca molto disturbo, in questo caso é molto difficile ottenere l’allontanamento. Bisogna anzitutto raccogliere prove oggettive e testimoniali del disturbo causato, e successivamente rivolgersi alla magistratura, ma la cosa, e bene saperlo, non ha esito certo, è lunga e costosa.